Ostetrica donna a Roma, esperta di gravidanze a rischio
La dott.ssa Flavia Di Francesco assiste pazienti in gravidanza con servizi di ostetricia frutto di un’esperienza trentennale e attenzione alle specifiche esigenze di ogni futura mamma. Collabora attivamente dal 2000 con diverse A.S.L. di Roma e due ospedali: M.G. Vannini e Figlie di S.Camillo.
Dal 1992 al 2002 ha collaborato con il Centro Diagnosi Prenatale del Policlinico Umberto I, periodo essenziale per la sua formazione che le ha anche garantito le conoscenze e competenze necessarie per gestire gravidanze a rischio.
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Infertilità femminile
La dott.ssa Di Francesco Flavia, con studio a Roma, non è soltanto un’ostetrica donna professionale, ma anche una ginecologa qualificata e specializzata nella valutazione e nel trattamento dell’infertilità femminile.
È disponibile per eseguire diversi esami e monitoraggi, tra cui:
- valutazione del rischio riproduttivo preconcezionale;
- monitoraggio dei follicoli per il concepimento;
- invio presso centri specializzati per la fecondazione assistita.
Assistenza ostetrica in gravidanza
Per tutte le pazienti prese in carico la dott.ssa Di Francesco assicura disponibilità e reperibilità dalle 8:30 e 23:00 per affrontare tempestivamente emergenze e imprevisti.
Il regolare percorso di incontri e controlli prevede una prima visita ecografica durante la settima settimana di gravidanza, necessaria anche per determinare la dieta da seguire e quali analisi effettuare.
Gli esami successivamente previsti sono:
- ecografia pre-morfologica alla diciassettesima settimana;
- ecografia morfologica alla ventunesima settimana;
- Doppler-velocimetria con valutazione della crescita del feto alla trentunesima settimana;
- ecografia finale alla trentasettesima o trentottesima settimana.
Le visite di controllo hanno una cadenza mensile e una durata media di 30 minuti. Durante ogni incontro verranno anche fornite le prescrizioni per le analisi in base al periodo o alle caratteristiche della gravidanza. I tamponi vaginali possono essere eseguiti a partire dalla trentacinquesima settimana, mentre i monitoraggi cardiotocografici iniziano dalla trentasettesima.
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